Dieta: la nuova dieta del cibo tagliato
Esistono moltissimi tipi di dieta, ma la più singolare è quella sperimentata dalla dottoressa Devina Wadhera, che ha sperimentato quanto il nostro cervello possa essere influenzato dalle quantità, vi presento la dieta del cibo tagliato…
Dieta: Il nostro cervello, nonostante l’evoluzione e la razionalità che ci caratterizza come specie, non è ancora immune a valutazioni del tutto istintive sul mondo che ci circonda, valutazioni che possono esserci molto utili una volta conosciute. Quella della dottoressa Devina Wadhera non è una vera e propria dieta, bensì un piccolo trucco che ci consente di ingannare il nostro cervello e, con esso, anche il senso di sazietà, come?, è molto semplice, basta tagliare in pezzi il cibo per aumentarne, almeno visivamente, le quantità, il risultato sarà sorprendente.
Dieta: Devina Wadhera è una ricercatrice dell’università dell’Arizona che ha condotto una ricerca alquanto interessante se non singolare. La dottoressa ha dimostrato che la quantità di cibo percepita dal nostro cervello aumenta all’aumentare del numero del cibo presente nel piatto, attenzione, non dalle quantità, ma dal numero. Se per esempio abbiamo 300 grammi di carne nel piatto, il nostro cervello ne percepirà di meno rispetto alla stessa quantità tagliuzzata.
Per elaborare questo inganno la dottoressa ha sperimentato alcune tattiche, prima sui topi e poi su alcuni studenti universitari, la conclusione?, la dieta del cibo tagliato funzione benissimo.
Per stabilire la veridicità dell’ipotesi, la dottoressa Devina Wadhera, ha prima fatto esperimenti sui topi da laboratorio. I topi sono stati allenati a percorrere un labirinto a due uscite, in una delle uscite i topi trovavano un cibo spezzettato, nell’uscita opposta invece c’era la stessa percentuale di cibo, fornito però in un unico pezzo. Dopo una prima fase di adattamento i ricercatori hanno lasciato liberi i topi di percorrere il labirinto, misurando sia la velocità di percorrenza sia le strade scelte, ebbene, i topi sceglievano di percorrere la strada che li portava al cibo spezzettato. Questo comportamento istintivo sta ad indicare una soddisfazione maggiore nel mangiare cibo che visivamente sembra di quantità maggiori, insomma, il cervello dei topolini veniva ingannato dal numero dei pezzi di cibo, ma gli esseri umani reagiscono allo stesso modo?, sembra proprio di si.
DIETA: ECCO COME REAGISCE IL NOSTRO CERVELLO
Dieta: Il test, ovviamente di natura differente, è stato condotto anche su 301 studenti universitari. Ad ognuno di loro è stato dato un pane a forma di ciambella di circa 80 grammi, alcuni. Di questi pani erano tagliati in quattro parti ed altri erano interi. Dopo una ventina di minuti gli studenti sono stati portati davanti ad un buffet. Il risultato è stato sorprendente: i ragazzi che avevano avuto il pezzo di pane intero, si sono serviti abbondantemente al buffet, mentre quelli che avevano ricevuto lo stesso pane diviso in quattro parti hanno mangiato meno ed alcuni. Di loro hanno persino lasciato un pezzo di pane.
Come volevasi dimostrare, anche il cervello dell’uomo si lascia facilmente abbindolare, quindi, da oggi, se volete sentirvi più sazi, basta tagliuzzare il cibo presente nel piatto. Buon appetito.
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