La dieta dell’astronauta: come funziona e controindicazioni
Il nome in effetti può creare un po di confusione, visto che la dieta dell’astronauta non ha niente a che vedere con coloro che vanno nello spazio. L’alimentazione degli astronauti è molto differente da quella che tra poco vi proporrò.
I principi della dieta dell’astronauta
Questa alimentazione conta su uno scarso contenuto di carboidrati. Come ben sapete i carboidrati sono importantissimi per la nostra alimentazione e non dovrebbero mai mancare in una nutrizione sana e equilibrata.
La dieta dell’astronauta viene chiamata anche “dieta a punti” proprio perché a ogni alimento viene assegnato un punteggio. Alle proteine e i grassi viene assegnato un punto molto basso, cosa che porterà questi alimenti in una scala di preferenza, tra i primi posti.
E’ considerata dagli esperti una dieta iperlipidica e iperproteica. Si parla di circa 25% di proteine, 45% di lipidi e 30% di carboidrati. In pratica la dieta dell’astronauta è una variante della dieta Atkins. La differenza principale tra questi due regimi alimentare consiste nalla quantità di grassi presenti. In quella che stiamo vedendo oggi insieme sono presenti in percentuale del 45%. Nella dieta Atkins invece sono superiori e arrivano a circa 62%. I carboidrati invece in questa dieta aumenntano di un buon 16%.
Nonostante non siano del tutto assenti, i carboidrati sono presenti in quantità scarse e sono penalizzati. In pratica pane, cereali e pasta vengono eliminati quasi completamente. Molto limitati anche patate e frutta. Si possono consumare invece in quantità elevate sia la salsiccia che il burro, oltre che i formaggi grassi. Alimenti solitamente sconsigliati in qualsiasi altra dieta.
Sembra che riesca a far perdere peso proprio per la mancanza di zuccheri, tuttavia non sono state indicate alcune linee guida per quanto riguarda il mantenimento.
Effetti collaterali della dieta dell’astronauta
Come avrete già intuito da soli non si tratta di una dieta equilibrata e per tanto noi non ci sentiamo di consigliarla. I lati negativi sono molti. Prima di tutto possiamo notare la sbagliata partizione di macronutrienti. Ci sono davvero troppi grassi e un consumo smoderato di burro e salsiccia non è particolarmente consigliato, anzi, ci raccomandiamo sempre di ridurre l’utilizzo a momenti occasionali.
Carboidrati sono praticamente assenti, la pane, la pasta e i cereali non sono contemplati e anche la frutta gioca un ruolo marginale. Gli zuccheri sono stati in pratica demonizzati, cosa comune a quasi tutte le diete iperproteiche.
Le linee guida della dieta dell’astronatua poi non indicano chiaramente se l’attività fisica è o meno importante. Come per la maggior parte delle diete povere di carboidrati comunque immaginiamo che non sia consigliata una grande attività fisica.
Se volete provare la dieta dell’astronauta, noi vi consigliamo di non seguirla per periodi lunghi ma solo per qualche giorno, al massimo per smaltire 1-2 chili di troppo.
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