Dieta mediterranea “verde”: come funziona, benefici, consigli e indicazioni
La dieta mediterranea è una dei piani alimentari più apprezzati al mondo, ma dieta mediterranea “verde” potrebbe essere addirittura meglio della tradizionale. Scopriamola insieme!
Quando si parla di dieta mediterranea “verde” si fa riferimento a una particolare versione della classica dieta mediterranea e del suo menu mensile in grado di potenziare gli effetti positivi.
Non ci resta che scoprire cos’è la dieta mediterranea “verde” e capire se e come apportare modifiche alla nostra alimentazione.
In cosa consiste la dieta mediterranea “verde”?
La dieta mediterranea “verde” riprende lo schema alimentare mediterraneo aumentando l’apporto di verdura, frutta e cereali integrali e riducendo al minimo il consumo di carne.
Costruire un menu giornaliero seguendo le regole della dieta mediterranea “verde” significa fare qualcosa di concreto per ridurre il rischio di ictus, infiammazioni croniche, malattie cardiovascolari e diabete.
A confermarlo sarebbe un studio pubblicato sulla rivista medica Heart che ha coinvolto uomini e donne impegnati su tre diete diverse per 18 mesi.
Il primo gruppo di persone ha seguito una dieta equilibrata secondo le Linee Guida e un’attività fisica quotidiana.
Il secondo gruppo ha intrapreso una versione tradizionale della dieta mediterranea con indicazioni caloriche precise (1500-1800 Kcal giornaliere per gli uomini e 1200-1400 Kcal al giorno per le donne), aggiunta di una manciata di noci al giorno e allenamento regolare.
Il terzo gruppo ha seguito la dieta mediterranea con i consigli della versione “verde” tra pugno di noci, qualche tazza di tè verde e frullato proteico a base vegetale. Anche in questo caso hanno praticato un’attività fisica regolare.
Stando ai risultati dello studio, nonostante la vera dieta mediterranea abbia sviluppato effetti positivi sulla salute, la dieta mediterranea “verde” sembra sia stata in grado di dare risultati più evidenti a lungo termine.
Tra i punti di forza della dieta mediterranea “moderna” c’è il frullato proteico a base della pianta orientare Wolffia globosa o Mankai (lenticchia d’acqua) perché in grado di rimpiazzare le proteine di origine animale.
Il frullato proteico inserito nella dieta mediterranea “verde” ha permesso al terzo gruppo di non assumere carne rossa o carne processata.
Le persone che hanno seguito la versione “verde” hanno visto una riduzione dei livelli di colesterolo, un miglioramento della pressione sanguigna e una corretta funzionalità cardiaca.
A questi benefici si aggiungono risultati di natura estetica: la limitazione di carne e l’aumento di frutta, verdura e cereali ha snellito il punto vita (prezioso per ridurre anche il rischio cardiovascolare).
Le variabili in gioco della versione “verde”
Le motivazioni alla base del successo della dieta mediterranea “verde” sono rintracciabili nelle differenze con lo schema della dieta mediterranea tradizionale.
Il tè verde avrebbe avuto il merito di aumentare il dispendio energetico e di migliorare il processo di ossidazione dei lipidi, influendo sulla riduzione del punto vita.
A sua volta la riduzione del grasso a livello del punto vita influenzerebbe positivamente sulla sensibilità all’insulina e sulla percentuale dei lipidi in rapporto alla massa muscolare e ai liquidi.
Il miglioramento complessivo di questi valori porterebbe a una migliore gestione della PCR e quindi a una riduzione dei livelli di infiammazione.
Dal canto suo, invece, la riduzione drastica del consumo di carne (rossa e processata) abbasserebbe i livelli di colesterolo. Il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e infarto si ridurrebbe sensibilmente.
In ultimo, ma non per importanza, il consumo notevole di alimenti ricchi di fibra e il frullato a base di Mankai aiuterebbe a ridurre l’insulino-resistenza.
Come seguire la dieta mediterranea “verde”
In linea di massima aumentare il consumo di frutta, verdura e cereali integrali e ridurre la quantità di carne è sufficiente per dire di seguire una dieta mediterranea “verde”.
- Colazione – Un paio di tazze di tè verde, un vasetto di yogurt magro e un paio di fette biscottate con un po’ di marmellata senza zuccheri oppure una macedonia con frutta e due cucchiai di cereali.
- Spuntino – Una manciata di noci.
- Pranzo – Un piatto di pasta integrale condita con pomodori freschi e olio EVO e un contorno di verdure grigliate oppure un piatto di riso integrale o farro con cavoli e broccoli cotti al vapore e un frutto a piacere.
- Merenda – Un frutto fresco.
- Cena – Una porzione di minestrone di verdure o lenticchie condita con olio extravergine di oliva e 30 g di pane integrale oppure una vellutata di verdure o una zuppa e 30 g di pane integrale.
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