Dieta pianeterranea: cos’è e come funziona la dieta mediterranea a Km0
La dieta mediterranea ha ispirato molti piani alimentari destinati a far dimagrire e ad assicurare il benessere. È il caso della dieta pianeterranea. Scopriamola meglio!
Da anni ormai gli esperti in Nutrizione e Salute ribadiscono l’eccellenza della dieta mediterranea rispetto ad altri tipi di piani alimentari.
Dalle indicazioni della dieta mediterranea è nata un’alimentazione molto simile e personalizzabile in grado di ridurre il rischio di infarto e ictus del 50% e l’arrivo del diabete del 30%. Stiamo parlano della dieta pianeterranea.
Cos’è la dieta pianeterranea?
Si chiama “dieta pianeterranea” e altro non è che una dieta mediterranea rivisitata in alcune parti per includere i prodotti del posto (cioè alimenti a Km0).
Questa dieta molto simile alla dieta mediterranea non costringe ad acquistare prodotti “estranei” al territorio e può essere seguita in qualsiasi parte del mondo.
A ideare la dieta pianeterranea è stata la Cattedra UNESCO di Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile dell’Università Federico II di Napoli attraverso Nature Italy.
Il lavoro di Annamaria Colao (docente ordinario di Endocrinologia e presidente della Società Italiana di Endocrinologia) e del team di ricercatori ha portato all’elaborazione di una dieta simil mediterranea.
L’idea è costruire un regime alimentare il più possibile rispondente ai principi della dieta mediterranea sfruttando i prodotti tipici del luogo.
Questo significa che è possibile includere papaia, avocado, noci pecan, soia, sesamo e altri alimenti “estranei” alla culla della dieta mediterranea, ma comunque benefici per la linea e il corpo.
Come funziona la dieta pianeterranea
La dieta pianeterranea permette di seguire un regime alimentare simil mediterraneo in qualsiasi parte del mondo.
Gli alimenti “mediterranei” vengono rimpiazzati con cibi a Km0 altrettanto benefici in modo da ridurre il rischio di problemi cardiovascolari, diabete e altre patologie, proprio come fa la dieta mediterranea.
La dieta mediterranea si fonda su un consumo abbondante di olio d’oliva, verdure, frutta fresca, frutta secca, legumi, cereali integrali e una quantità discreta di pesce, carne bianca e latticini.
Se gli alimenti distintivi non sono reperibili ovunque allora è possibile consumare verdura, frutta fresca, frutta secca, cereali integrali e altri alimenti con qualità simili a quelli della dieta mediterranea.
Questo principio diversifica la dieta pianeterranea a seconda del territorio, introducendo per esempi l’avocado e le banane verdi nei territori dell’America Latina, la tapioca e il teff in Africa centrale, l’olio di canola in Canada o le alghe e la soia dell’Asia.
Il concetto della dieta planeterranea permette di creare dei modelli nutrizionali locali basati su alimenti e combinazioni appositamente studiate.
La sostenibilità della dieta planeterranea
La dieta planeterranea può essere considerata una dieta sostenibile per l’ecosistema perché mette nelle condizioni di usare soltanto i prodotti locali.
Più che una dieta legata all’eccellenza dei prodotti “mediterranei” si tratta di voler replicare uno stile di vita, quello che la scienza ha indicato come uno dei migliori piani alimentari al mondo.
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