Mangiare sushi aiuta a dimagrire?
Il boom di questi ultimi anni del cibo giapponese fa sorgere dubbi a chi è a dieta. Il sushi è un alimento compatibile con la dieta? Il sushi si caratterizza per l’ingrediente base che è il riso, spesso accompagnato da verdure, pesce cotto o crudo, uova, alghe e così via. Si tratta di un alimento giapponese con un valore nutrizionale ben bilanciato sia negli zuccheri complessi che nelle proteine.
Non solo non vengono utilizzati oli e grassi per il condimento ma il sushi si presenta ricco di sali minerali e iodio. Insomma il piatto base composto da riso cotto condito con aceto di riso, sale e zucchero, steso su un foglio di alga nori e arricchito con surimi di granchio, tonno o salmone contiene solo carboidrati e proteine.
Nel sushi, il taglio dato alle rondelle, il ripieno e il tipo di involucro sono fondamentali per distinguere porzioni e varietà:
- futomaki (rotoli grandi con tre ripieni)
- hosomaki (rotoli più piccoli con un solo ripieno)
- temaki (rotolo costituito dall’alga nori che avvolge ripieno e riso)
- inarizuchi (l’involucro costituito da frittata o tofu fritto)
- namaharumaki (il ripieno è racchiuso da una sfoglia di riso)
Chiaramente il sushi presenta un valore calorico che varia a seconda di ingredienti e tipologia di involucro o ripieno. Sostanzialmente in ogni piccola porzione di sushi vi sono circa 10 g di riso e quindi 30 Kcal a cui vanno sommate le calorie del ripieno come:
- salmone 20 Kcal
- tonno fresco 31 Kcal
- omelette 26 Kcal
- gambero 24 Kcal
Questo significa che ogni porzione di sushi conterrà in media dalle 50 Kcal alle 61 Kcal, decisamente poco se si pensa che dopo qualche pezzo di sushi si è sazi e si può concludere decisamente il pasto.
Il sushi fa ingrassare? Diciamo che il tipico cibo giapponese non è un alimento ipercalorico o che abbonda in grassi e oli.
L’ingrediente base del piatto ovvero il riso viene cotto a vapore e condito con aceto di riso o aceto di mele e un pizzico di sale e zucchero. Il ripieno viene trattato allo stesso modo vale a dire cotto al vapore o addirittura crudo. Le salse che accompagnato il sushi (wasabi o salsa di soia) contendono pochissime calorie, quasi impercettibili nel calcolo della singola porzione.
Le calorie sono distribuite in modo bilanciato tra carboidrati provenienti dal riso e proteine e grassi insaturi provenienti dal ripieno.
In definitiva, il ridotto apporto calorico e il potere saziante del riso trasformano il sushi in un alimento ideale per una dieta dimagrante. Non si può dire che faccia dimagrire certo, ma sicuramente velocizza il metabolismo grazie allo iodio e restituisce subito un gran senso di sazietà.
Recentemente la dieta del sushi è diventata famosa per il suo programma alimentare del tutto eccezionale. In pratica, i menù settimanali si sviluppano a suon di diversi tipi di sushi serviti a pranzo e cena in maniera alternata e con l’aggiunta di sushimi. Chiaramente una dieta così concepita non è fatta per durare più di sette giorni perché la varietà di nutrienti è alla base di qualsiasi regime alimentare sano ed equilibrato