Dieta funzionale: la sinergia tra gli alimenti aiuta a dimagrire

La dieta funzionale fa riferimento a un nuovo modo di intendere la medicina e l’alimentazione che realizza una sinergia positiva in grado di influenzare il lavoro degli organi e liberare gli ormoni responsabili dell’accumulo di grasso e dell’insorgenza di patologie e disfunzioni.

Alimentazione funzionale- foto sanomangiare.it

Le rinunce a tavola servono a ben poco. Secondo uno studio del Brigham and Women’s Hospital e dell’Harvard Medical School eliminare i lipidi dalla dieta non condizionerebbe la perdita di peso.

Come sono i pasti della dieta funzionale?

La filosofia alimentare funzionale non distingue più i cibi che fanno ingrassare dagli alimenti che aiutano a dimagrire. L’attenzione deve essere spostata sulla combinazione degli alimenti con gli altri, parlando di pasti non in termini di apporto calorico ma di sinergia dei nutrienti.

Quello che bisogna fare è trovare la combinazione sinergica giusta, quel mix capace di condizionare  il funzionamento degli organi e l’attività degli ormoni responsabili dell’accumulo di grasso adiposo nelle diverse zone del corpo e della comparsa di problemi di natura gastrointestinale, metabolica e degenerativa.

Per capire meglio questo concetto si può fare riferimento a zuccheri e carboidrati. Un menu ricco di questi elementi genera un’eccessiva produzione di insulina, aumenta il rischio di diabete e determina un aumento di peso.

Oltre alla sinergia degli alimenti, bisogna far attenzione ai tipi di cottura con cui si assaporano i menu. In questo senso, le verdure abbinate alla pasta e ripassate in olio extravergine d’oliva riducono il colesterolo perchè attiva la funzione biliare e modula gli ormoni responsabili della sua produzione.

Dieta funzionale: consigli

Esistono dei modi per capire come combinare gli alimenti all’interno della dieta funzionale. Non resta che capire come:

No all’associazione tra carboidrati e frutta

È preferibile evitare di assumere nello stesso pasto più alimenti che contengono zuccheri per non stimolare la secrezione dell’insulina. Un piatto di riso, olio e parmigiano associato a una mela può far aumentare di peso e causare stipsi e sonnolenza diversamente da un piatto di riso saltato in padella con radicchio e una buona insalata (non farà innalzare la glicemia e donerà senso di sazietà).

Verdure e proteine a pranzo

Un piatto di insalata per iniziare il pasto aiuta a migliorare la digestione e crea un potere saziante. Questa proprietà in associazione a carne bianca, pesce, uova o formaggi magri favorisce i processi metabolici e la concentrazione nel resto della giornata

È importante cercare di limitare il consumo di carne rossa per non sovraccaricare la funzione di reni e fegato.

Verdure e pasta a cena

Cosa dire di un pasto serale a prevalenza di carboidrati? Sicuramente è più digeribile e agevola il riposo, purché si inizi la cena con un mix di verdure crude, un piatto di pasta, riso o cereali e verdure cotte. Il risultato è un pasto ricco di grassi salutari che limitano l’assorbimento di zuccheri, inibiscono la secrezione di insulina e aiutano il fegato a lavorare meglio.

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