Il latte nella dieta
Il latte è un alimento completo ed equilibrato dal punto di vista dei macronutrienti. Spesso, ma soprattutto quando seguiamo una dieta, ci si pone il problema se sia più corretto assumere il latte intero, parzialmente scremato o scremato; o se preferire il latte fresco rispetto a quello a lunga conservazione.
Evidenziando che il latte intero ha 65 kcal/100gr, il latte parzialmente scremato 45 kcal, mentre quello totalmente scremato 35 kcal, ne deriva che non ha senso scegliere il latte totalmente scremato, in quanto non consente di risparmiare una quantità di calorie tale da giustificare la perdita di gusto; mentre, la scelta tra latte intero e parzialmente scremato va valutata in base al consumo: se si bevono 300 gr o più di latte al giorno, assumere il latte parzialmente scremato permette di risparmiare circa 60 kcal, quantità non è trascurabile! Nel caso in cui il consumo è inferiore, allora potete bere tranquillamente anche il latte intero.
La scelta tra latte fresco o a lunga conservazione è legata, invece, al gusto personale, dal momento che le caratteristiche nutrizionali non ci sono grosse differenze; il latte fresco ha un sapore standard, indipendentemente dalla marca, lo stesso non si può dire per il latte a lunga conservazione, che talvolta ha un gusto pessimo, annacquato. Il latte pastorizzato (latte fresco), grazie al trattamento termico più blando, ha caratteristiche organolettiche molto superiori rispetto al latte sterilizzato (latte a lunga conservazione), il quale a causa della alte temperature di sterilizzazione, prende il sapore di “cotto”.
Relativamente alla qualità del latte, essa dipende da molteplici fattori quali la razza dell’animale, l’età, lo stato di salute, l’alimentazione, il periodo dell’anno… è bene preferire il latte prodotto da aziende di fiducia, o scegliere il latte di alta qualità: esso infatti, non è uno slogan commerciale (come si potrebbe pensare), ma è legato ad una vera e propria categoria merceologica, indicata dalla legge n° 169 del 3/5/1989.
Molto persone hanno difficoltà a digerire il latte: ciò dovuto al fatto che il corpo umano ha una capacità limitata di digerire il lattosio; una volta esaurito l’enzima preposto alla sua digestione, il lattosio viene fermentato dalla flora batterica intestinale che produce gas, causando crampi e diarrea. Il latte, quindi va consumato in modo tale da non creare disturbi, sfruttando le sue caratteristiche nutrizionali anche attraverso il consumo dei suoi derivati, maggiormente digeribili, primo fra tutti lo yogurt, ma anche il formaggio fresco e la ricotta.
CURIOSITA’: il latte potrebbe aiutare a dimagrire grazie ad una particolare molecola, la Glicomacropeptide: si tratta di una sostanza che si forma durante la lavorazione del formaggio. Questa molecola, una volta assorbita dall’organismo, attiva dei particolari recettori che danno il senso di sazietà, aiutando a regolare in modo naturale lo stimolo della fame.