Tarassaco, ottimo per depurarsi a primavera
Il tarassaco è una pianta semplicissima e la troviamo nelle praterie, nei campi e ai margini dei sentieri. E’ un grande diuretico e, forse anche per questo, un elemento insostituibile nelle cure depurative di primavera. Le foglie e la radice contengono tarassicina e inulina (da cui derivano le sue proprietà toniche e digestive); le foglie contengono anche flavonoidi, cumarine e vitamina B e C. I suoi effetti sono aperitivi, digestivi e tonici stomachici: aumenta la secrezione di tutte le ghiandole dell’apparato digerente, facilitando e migliorando così la digestione; aumenta la produzione di saliva, dei succhi gastrici, intestinali e pancreatici, oltre che della bile; contemporaneamente stimola la muscolatura di tutto il tubo digerente. Per queste ragioni il tarassaco accelera e stimola tutti i processi della digestione, sia fisici che chimici.
E’ coleretico (aumenta la produzione della bile e del fegato) e colagogo (facilita lo svuotamento della cistifellea): la pianta agisce con più efficacia sulla funzione biliare; è consigliabile a chi soffre di insufficienza epatica, epatite e cirrosi; pigrizia della cistifellea e altri disturbi del suo funzionamento; aiuta a sciogliere i calcoli nella cistifellea in attesa di una cura risolutiva. La pianta aumenta la quantità di orina e favorisce l’eliminazione di sostanze acide di rifiuto, che appesantiscono il metabolismo. E’ un blando lassativo, non irritante, utile specialmente nei casi di pigrizia o di atonia intestinale: l’effetto lassativo, unito a quello depurativo, è utile in caso di eczemi, eruzioni, foruncoli e cellulite, conseguenti spesso, a un’autointossicazione causata dalla stitichezza.