Troppe calorie: a rischio la memoria di giovani e anziani.
Quando si parla di ricerche condotte in America, si fa spesso riferimento alla Mayo Clinic, importante organizzazione no-profit per la pratica e ricerca medica. La notizia del giorno arriva proprio da una delle sue sedi, quella di Scottsdale (Arizona). L’equipe del Dr. Yonas Geda ha effettuato una ricerca su un campione di più di mille persone fra i 70 e gli 89 anni divisi in 3 gruppi, con lo scopo di capire se c’è correlazione tra cibo e memoria. Ogni gruppo è stato sottoposto ad un regime alimentare con differente apporto calorico ed è risultato che i partecipanti che hanno assunto un maggior numero di calorie hanno anche sviluppato una maggior probabilità di incorrere in un deterioramento cognitivo (perdite di memoria in numero superiore alla media che ci si aspetta in una persona di una certa età).
Non crediate però di potervela cavare solo perché non avete ancora 70 anni! C’è infatti un altro studio, condotto da un’equipe della Deakin University di Geelong, effettuato su un gruppo di adolescenti e durato circa due anni. I giovani che hanno continuato ad assumere pasti grassi e ricchi di zuccheri, hanno dimostrato una psiche più fragile con tratti depressivi; mentre coloro che hanno assunto molta più frutta e verdura hanno migliorato anche la propria salute mentale.
Limitare quindi i dolci e i cibi grassi fa bene al corpo (perché si abbassano le probabilità di incorrere in patologia cardiovascolari e diabete) ma anche alla mente. Si dovrebbe iniziare fin da giovani ad evitare “cibi spazzatura” e bisognerebbe continuare a farlo anche quando giovani non lo si è più.