La dieta mediterranea “salva” la memoria.

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Negli ultimi anni molta attenzione è stata posta al collegamento tra cibo e funzioni cerebrali. L’ultimo studio a riguardo si chiama Predimed, PREvencion con DIeta MEDiterranea, ed è stato pubblicato sul Journal Alzheimer Deseases. I ricercatori spagnoli hanno condotto l’ indgine su 450 individui a forte rischio cardiovascolari, sia donne che uomini, tra i 55 e gli 80 anni.  Sul campione in esame è stato valutato il profilo di apolipoproteina E, una proteina implicata nel trasporto di colesterolo e in un maggior rischio di Alzheimer, e sono stati considerati  il tipo di alimentazione, il livello di polifenoli nelle urine (i quali hanno proprietà benefiche nei confronti di malattie legate alla senescenza) e i risultati di test neuropsicologici per valutare la memoria e le capacità cognitive.

Alcuni alimenti, quelli tipici della dieta mediterranea, sono risultati particolarmente importantri per il cervello, ad esempio due cucchiai di olio di oliva al giorno sembrano migliorare la memoria verbale e quella a lungo termine, mentre un paio di tazzine di caffe’ al giorno facilitano la capacita’ di immagazzinare ricordi nel lungo periodo. Inoltre un pò di noci o altra frutta secca migliorano la memoria di lavoro, mentre un pò’ di vino rosso al giorno sembra dare risultati migliori al test “Mini-Mental State Examination”, un test di 30 domande che permettono di valutare il linguaggio, l’orientamento nel tempo e nello spazio, l’attenzione e la capacità di calcolo.

Bando dunque ad hamburger e fish & chips, meglio dedicarsi alla dieta “tricolore”  che risulta essere, non solo per il palato ma anche per la scienza, la dieta migliore per il nostro benessere fisico e mentale.

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