In caso di cistite, unva ursina e decotto di gramiglia

La cistite è un infezione della vescica, generalmente causata da germi intestinali, che arrivano alla vescica, infettandola. I sintomi sono la necessità di urinare spesso e dolore intenso nel farlo. Può portare inoltre febbre alta, perdita di sangue, sudorazione intensa, mal di testa, odore forte e sgradevole dell’urina e dolori addominali.

I rimedi naturali per la candida, la cistite e altri tipi di funghi, sono: la Belladonna D6 in particolare per la cistite e se si continua a sentire male nel fare pipì si può aggiungere la Cantharis D6. Questi rimedi naturali sono reperibili in erboristeria o anche in farmacia, in gocce. Se la cistite è stata scatenata da un colpo di freddo, la Dulcamara D12 è l’ideale per curarla, sempre in gocce, meglio se presa per 2 settimane per 5 gocce al giorno.

Le bevande consigliate in caso di cistite, sono l’infuso di uva ursina e il decotto di gramiglio, di cui vanno bevute tre tazze di infusi al giorno. L’uva ursina è la più usata in caso di cistite, si mette un cucchiaio di foglie sul quale si versano 250 ml di acqua bollente, si lascia in infusione per 15 minuti e si filtra.

Aggiungere sempre alla bevanda una punta di bicarbonato per rendere il composto basico. Questo infuso purifica le mucose della vescica riducendo il bruciore. La gramiglia si usa in generale per gli stati infiammatori dell’apparato digerente e urinario.

Il decotto si prepara lasciando bollire 5-10 gr di radice in 200 ml di acqua. Siccome ha un sapore amaro, di solito si getta la prima acqua e si prepara nuovamente un decotto con la stessa radice, aggiungendo un cucchiaino di miele.

Questo decotto ha un’azione lenitiva su coliche renali.

2 thoughts on “In caso di cistite, unva ursina e decotto di gramiglia

  1. Concordo sull’utilizzo di tisane e decotti per superare una cistite acuta. Io ho potuto vedere che anche malva ed equiseto hanno notevole efficacia, più degli antibiotici!
    Io con gli antibiotici (presi per 4 anni di fila), sempre mirati in base all’anti-biogramma e per periodi anche lunghissimi di 6 mesi consecutivi, non ho mai risolto nulla. Anzi, peggioravo di anno in anno non solo a livello vescicale, ma anche intestinale e vaginale instaurando un potente circolo vizioso che sono riuscita a spezzare solo quando ho smesso di assumere antibiotici (dopo 4 lunghissimi anni di sofferenza). Anche i mirtilli, la vitamina c e tutti i prodotti acidificanti han fatto sì che il quadro peggiorasse sempre di più (era come mettere del succo di limone su una ferita aperta: l’infiammazione aumentava ulteriormente anche se non avevo più batteri). Contemporaneamente ho cominciato ad assumere d-mannosio (uno zucchero naturale che si attacca ai batteri impedendogli di attaccarsi alla vescica), fermenti lattici vaginali (per ripristinare la flora batterica vaginale, prima difesa che una donna ha contro il passaggio dei batteri dall’ano all’uretra) ed orali (per ripristinare la flora intestinale rovinata anch’essa dalle terapie antibiotiche), ho eliminato ogni detergente intimo (che alterava il PH vaginale e non faceva altro che asportare le secrezioni vaginali contenenti la poca flora batterica residua ed importanti sostanze difensive) e ho buttato sia i salva-slip che gli assorbenti sintetici che non permettevano alla pelle di traspirare creando l’umidità  ideale per la proliferazione batterica e micotica (quindi peggiorando le perdite per le quali mettevo il salva-slip!).
    Da allora (5 anni) non ho avuto più nulla! E non sono l’unica. Siamo sempre di più ad esser guarite in questo modo:
    http://cistite.info/joomla/

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