Quanto pesce devo mangiare alla settimana?
Il pesce è un alimento particolare, che chiede di essere consumato con frequenza in una dieta sana e nutriente. Attenzione, perché esistono varie tipologie di pesce, alcune sono semplici e magre mentre altre presentano della caratteristiche nutritive più speciali. Vediamo quindi quanto pesce è ideale consumare durante la settimana e di che tipologia.
In una dieta leggera e ipocalorica è ideale consumare almeno due porzioni di pesce nel corso della settimana, cotto con modalità semplici, quindi al vapore, al forno e alla piastra e mai addizionato con olio o burro in cottura. L’ideale è condire il pesce con un po’ di olio di oliva crudo e con triti di spezie e di erbe aromatiche, che sostituiscono il sale e che quindi sanno rendere l’alimento più sano e leggero senza perderci in gusto.
Quale pesce scegliere?
Il pesce scelto per il consumo settimanale può essere preferito nella varietà azzurra, quindi sarde, merluzzo, filetti di platessa o rana pescatrice e chi più ne ha più ne metta. I pesci possono essere acquistati interi o anche già sfilettati, per risparmiare tempo e servire un piatto semplice da cucinare. Diverso è l’approccio con il tonno e gli sgombri, alimenti molto ricchi di grassi positivi e di omega 3, che però richiedono di essere mangiati freschi e di limitarne il consumo sott’olio, in quanto il prodotto così confezionato è ricco di calorie e anche di sale nascosto. Meglio quindi acquistare un bel filetto di tonno fresco e scottarlo alla griglia, per dare vita a un’alimentazione sana e piacevole.
Un discorso a parte meritano i crostacei, alimenti prelibati che però possono presentarsi particolarmente pesanti e anche ricchi di elementi che inducono fenomeni allergici alimentari. I crostacei possono essere certamente consumati, ma con la dovuta moderazione, quindi un paio di volte al mese e preparati anch’essi in modo semplice, senza impiegare tanto condimento cotto ma privilegiando una cottura al vapore o alla piastra.
Diventa quindi preferibile acquistare poche porzioni di pesce ma sicure e fresche, in modo da poter contare sul meglio delle sostanze nutritive e relegare i crostacei e i pesci più ricchi di calorie ad un consumo un po’ più parco. La stessa regola vale anche per il salmone, un pesce nutriente che però richiede di essere consumato con moderazione. Via libera quindi al pesce azzurro e attenzione alle altre tipologie, in quanto potrebbero apportare troppe calorie e rendere la digestione più pesante e difficile.