Oli: quanti tipi! Quale scegliere?
Gli oli da cucina disponibili nel mercato sono moltissimi e con l’avvento di prodotti di origine esotica questo settore ha subito un grande incremento. I consumatori possono quindi scegliere di condire e di cucinare gli alimenti in modo più ricco e variegato, per rendere la dieta più salubre e completa.
Alcuni oli derivano da semi speciali, mentre altri sono ottenuti attraverso la lavorazione di semi già di per sé molto salutari come il lino o la canapa. Vediamo assieme quali sono le maggiori e più diffuse tipologie di olio e come possono essere impiegate in base alle esigenze personali:
– l’olio di oliva: si tratta del re degli oli in cucina. Consigliato e adorato dai nutrizionisti di tutto il mondo, l’olio di oliva è ricco di grassi positivi e di omega 3, quindi offre una funzione protettiva, anti-ossidante e amica delle giunture e dei muscoli del corpo. La dose giornaliera indicata è di 3 cucchiaini al giorno, preferibilmente consumati a crudo, in quanto ogni olio cotto cambia radicalmente la sua struttura e di conseguenza il suo apporto calorico;
– l’olio di semi di girasole: fra gli oli di semi comuni è quello più qualitativo e spesso viene consigliato alle persone che necessitano di un condimento meno acido rispetto a quello di oliva. In commercio se ne trovano di ottime versione bio, che possono essere impiegate per condire i piatti a freddo oppure per preparare sughi e intingoli. Il suo sapore è molto dolce e neutro;
– l’olio di semi di lino: si tratta di un ottimo olio per chi ricerca l’integrazione degli omega 3. Questo olio è amico del cuore e della circolazione, quindi può essere integrato all’olio di oliva per migliorare il condimento dei cibi;
– l’olio di canapa: si tratta di un olio vegetale dal colore verde brillante, anch’esso ricco di omega 3 e di sostanze nutrienti che regolano il sistema ematico e aiutano ad abbassare la pressione. Il sapore è erbaceo, quindi può essere impiegato nella preparazione di piatti più speciali o in abbinamento con gli altri oli;
– l’olio di semi vari: si tratta di un olio poco pregiato, che spesso viene impiegato per friggere o per preparare gli alimenti. Si tratta di un olio calorico e scarso di proprietà nutritive, quindi il suo uso può essere relegato a sporadiche occasioni, poiché è sempre meglio preferire un condimento a crudo, più salubre e attento.