I germogli in cucina
I germogli sono degli alimenti molto speciali, che contengono una miriade di sali minerali e di vitamine, molto più della pianta ‘cresciuta’. Grazie alla maggiore attenzione rivolta al cibo e all’alimentazione, in commercio è possibile reperire i germogli con più semplicità rispetto al passato, ma un modo semplice per preparali è il germogliatore, un attrezzo low cost che può essere impiegato per autoprodurli in casa.
Cos’è il germogliatore?
In commercio se ne trovano di diversi tipi e realizzati con diversi materiali. Il più bello ma anche il più ingombrante è realizzato con una forma a pagoda, con diversi strati dove è possibile appoggiare i semi da innaffiare perché i germogli possano sbocciare. I materiali impiegati sono il coccio nella versione migliore e anche la plastica in quella più economica. Un altro tipo di germogliatore è fatto a forma di barattolo e presenta un tappo chiuso con una retina a maglia fine. Grazie a questo tappo e al supporto che lo mantiene inclinato i semi possono essere alloggiati al suo interno, annaffiati giornalmente e i germogli crescono al suo interno in tutta semplicità.
I semi possono essere di varia tipologia e si reperiscono solitamente nei negozi bio, così come il germogliatore. Dalla senape al crescione, dall’erba medica fino al benefico cavolo, dai fagioli fino alla soia, esiste una grande varietà di semi che generano germogli dall’alto contenuto nutritivo, che possono essere consumati crudi, aggiunti alle zuppe e o anche saltati in padella come ottimo contorno. I principi contenuti nei germogli sono molti, dai sali minerali che si presentano puri fino alle vitamine, che si presentano ricche ed abbondanti. I germogli sono inoltre un’ottima fonte di fibre e hanno un contenuto calorico praticamene inesistente.
Chi ama la cucina fusion può divertirsi a creare dei germogli di diverso tipo e aggiungerli alla consueta insalata, insaporire carni bianche o il pesce ma anche creare delle zuppe golose dove i germogli vengono aggiunti a fine cottura. La scelta ideale per consumarli è, infatti, a crudo, in quanto come tutta la verdura anche i germogli perdono dei principi attivi se vengono cotti ad alte temperature. Un’alternativa gustosa consiste nell’intiepidirli, come spiega la cucina crudista, quindi nel renderli più gradevoli e adatti al contorno di un secondo piatto. La regola d’oro per consumare i germogli è di condirli con poco olio di oliva o di lino o canapa e di arricchirli con una spruzzata di spezie come il pepe o anche la curcuma. In questo modo i germogli possono rendere la cucina più ricca e sicuramente creativa.
Non dimentichiamoci, infine, che i germogli sono anche amici della dieta e della salute. Un consumo prolungato aiuta infatti a rafforzare il sistema immunitario e trattandosi di cibi dal nullo contenuto calorico i germogli possono essere introdotti con la massima semplicità nelle diete dimagranti come valida alternativa alla classica insalata.
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