La dieta Swift dell’intestino sano
Molte diete mirano a sgonfiare la pancia e anche a lenire gli episodi di gastrite e di reflusso esofageo. La dieta idea da Kathie Madonna Swift, o dieta Swift, è spiccatamente dedicata a raggiungere questi obiettivi, ovvero a rendere la pancia piatta e ad alleggerire la funzionalità e il benessere dell’intestino. Si tratta di una dieta raccolta nel libro “La dieta dell’intestino sano”, volume che contiene sia i principi del piano alimentare, che tanti esempi di menù da testare.
Lo scopo principale della dieta Swift è quello di migliorare il benessere dell’intestino e del colon perché, secondo la nutrizionista, dal benessere di questi organi deriva la salute della digestione e quindi la possibilità di perdere peso in tutta salute. Nella dieta Swift tutto è ricondotto al microbioma che vive nell’intestino, ovvero ai batteri buoni che chiedono di essere alimentati con frequenza e decisione per permettere all’intestino di funzionare per bene e anche per evitare che avvengano alterazioni di sorta, le quali inducono alla comparsa di gonfiori e di dolori addominali.
La dieta Swift richiede quindi di alimentare la flora batterica intestinale con cibi che le sono amici, quali ad esempio le fibre che si introducono con i vegetali. Al contempo, al dieta Swift chiede di consumare pochi grassi di origine animale, colpevoli di far proliferare i batteri nell’organismo di tipologia dannosa e quindi di stressare la flora batterica buona per combatterli.
Anche gli zuccheri chiedono di essere controllati nell’alimentazione e, a sostegno di questa tesi, si propone lo studio effettuato dall’Università di Harvard, la quale ha calcolato che le persone che consumano molti zuccheri durante la giornata corrono il rischio di soffrire di cardiopatia nel 21% dei casi in più di chi cerca di ‘stare attento’ al consumo di zuccheri nella dieta quotidiana.
La dieta Swift richiede di privilegiare alcuni cibi per nutrire l’intestino e il colon con sostanze amiche e favorevoli. In particolare, si tratta di vegetali quali l’aglio, gli asparagi, le banane, l’avena, le verdure a foglia verde e le mandorle. Questi cibi sono infatti molto ricchi di fibre e sono importanti per il nutrimento dei batteri intestinali buoni. La dieta Swift chiede quindi di consumare molti cereali integrali e di abbandonare gradualmente quelli di origine raffinata, troppo ricchi di zuccheri, e di preferire le versioni antiche, come l’amaranto o la quinoa, cereali basici che sanno ristorare l’intestino e alleviare anche i sintomi di bruciori e di irritazione del colon.
La dieta Swift chiede di evitare il latte e i suoi derivati, in quanto rei di fermentare all’interno dell’intestino, di non assumere troppa caffeina, una tazza al massimo durante il corso della giornata e e di preferire il consumo di un quadretto di cioccolato fondente per migliorare il tono del cuore e anche dell’umore.
Quali piatti possono essere consumati nella dieta Swift?
Tante ricette interessanti sono contenute nel volume che la spiega, e un esempio di dieta può essere una bella colazione al mattino con muffin alle carote e sorbetto all’arancia, un pranzo composto da salmone con crauti rossi oppure insalata di pollo con mela e sedano, lenticchie in zuppa oppure asciutte con pesto, accompagnate da verdure a foglia verde. Alla sera la dieta Swift propone di consumare gamberetti, merluzzo, cavolo, pomodorini o petto di pollo, cotti al vapore e accompagnati da buone porzioni di verdura fresca cruda o anch’essa preparata al vapore o consumate al naturale.