Dimenticate la Paleo, il futuro è Pegan

Contrariamente al suo nome ‘antico’ anche la paleo dieta può evolversi e diventare meno restrittiva, ma soprattutto un po’ più attenta alla salute. Questa tipologia di alimentazione è stata infatti duramente criticata dai medici nutrizionisti internazionali, in quanto considerata colpevole di non essere bilanciata né tantomeno salutare, di essere troppo proteica e quindi di appesantire gli organi vitali, con seri rischi di provocare l’insorgenza di patologie gravi se viene protratta per troppo tempo.

Dieta-pegana

La paleo dieta si rivela essere un regime alimentare quanto mai curioso nelle sue intenzioni, perché chiede di abbandonare ogni legame con la vita moderna e con l’alimentazione ‘raffinata’ nel senso di industrializzata. No quindi a tutti i prodotti di origine industriale, sì alla carne, consumata in grande quantità e ai cibi che potevano essere disponibili al tempo dell’era paleolitica.

Sulla carta si tratta dell’esatto contrario della dieta vegana, un’alimentazione che negli ultimi anni ha riscosso un grande successo e che si basa sul rifiuto totale di alimentarsi con alimenti di origine animale. La dieta vegana si rivolge solo ed esclusivamente alla natura, chiede di dimenticare anche i derivati animali e di cibarsi solamente di frutta, di verdura, di legumi e di cereali.

Visto che fra la dieta paleo e la dieta vegan esiste un oceano di differenze, dei nutrizionisti si sono proposti di far combaciare gli antipodi e di unire i due regimi alimentari, pescando il meglio dall’uno e dall’altro. Ecco quindi nascere la Pegan, una versione che mescola perfettamente la dieta paleo alla dieta vegan, che arriva direttamente dall’Australia.

Se i due regimi possono sembrare curiosi e speciali già da soli, la Pegan è un po’ meno restrittiva e forse più salutare delle diete singole. La nuova dieta permette infatti di inserire i cereali integrali e senza glutine, al fine di permettere di digerire con l’aiuto delle fibre l’alto tasso di proteine animali che viene richiesto dalla paleo. Questo è il primo compromesso, visto che nella dieta paleo i cereali erano completamente banditi, in quanto considerati un cibo moderno, troppo ricco di zuccheri e quindi colpevole di intossicare l’organismo.

Il secondo compromesso guarda a una riduzione massiva della quantità di carne consumata, a favore di un aumento delle quote riservate alla frutta, alle noci e alle bacche. Nel complesso, i cardini della dieta paleo, con il massivo contenuto di proteine e la volontà di non mangiare cibi raffinati viene rispettato, ma la dieta si trova ad ammettere l’introduzione di cereali e quindi di carboidrati, a patto che si tratti di chicchi naturali, integrali e mai raffinati.

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