Cure dimagranti: attenzione ai principi attivi
Le cure dimagranti possono rappresentare un valido sostegno alla dieta, soprattutto per le persone che hanno la necessità di perdere molto peso. La sinergia perfetta va infatti ricercata nella correzione alimentare, nella pratica fisica e nella giusta integrazione. Questi tre fattori possono aiutare a perdere peso e anche a mantenere alto il livello di salute, perché dimagrire possa essere benefico non solo per l’estetica di una persona, ma anche per il suo benessere.
Le trappole e le insidie che accompagnano le cure dimagranti sono però molte e durante le scorse settimane il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha deciso di intensificare i controlli da parte del Comando Carabinieri per la tutela della Salute (NAS). Lo scopo è di verificare il rispetto dei decreti che erano stati introdotti con la massima severità l’anno scorso e che interessano il divieto di prescrizione di principi attivi e il loro utilizzo nelle preparazioni galeniche a scopo dimagrante, ovvero nelle preparazioni che vengono effettuate dagli stessi farmacisti senza la richiesta della ricetta medica.
Il decreto era giunto a seguito di tante segnalazioni di abusi e di scorrettezze messe in pratica ai danni della salute dei consumatori, in primis perché non erano indicati dosaggi ed effetti collaterali delle sostanze e in secondo luogo perché si trattava di cure da attuarsi in autonomia, quindi senza il doveroso controllo medico. Le valutazioni tecnico-scientifiche erano state emesse dall’Agenzia italiana del farmaco e interessavano soprattutto la potenziale dannosità delle sostanze per la salute.
I principi attivi attualmente vietati a scopo dimagrante, sono la fenilpropanolamina/norefedrina, la pseudoefedrina, il triac, il clorazepato, la fluoxetina, il furosemide, la metformina, il bupropione, il topiramato e l’efedrina. Si tratta di nomi difficili, super tecnici e quindi complicati da riconoscere da parte dei consumatori.
Chi sta effettuando una cura dimagrante ha però l’obbligo di controllare se fra gli ingredienti presenti nelle composizioni dei prodotti siano effettivamente presenti queste sostanze, perché si tratta di veri e propri pericoli per la salute, soprattutto se le preparazioni hanno un’origine galenica o arrivano dall’estero. Non si tratta, infatti, della sola presenza dei principi attivi, ma delle combinazioni che intercorrono fra di loro e dell’interazione che può essere accesa se chi sta effettuando la cura dimagrante assume anche altre tipologie di farmaci.
Gli ultimi controlli effettuati dal nucleo di polizia hanno coinvolto 840 farmacie e 75 studi medici. 11 sono state quindi le farmacie e 12 gli studi medici in cui si sono rilevate condotte di natura illecita, e i principi attivi di sostanze illecite sequestrate sono stati in totale pari a 1.200. Non si tratta di cifre astronomiche, ma di risultati che meritano di essere presi in considerazione dai consumatori, i quali devono affidarsi a prodotti approvati dalla legge ed impiegare la massima prudenza nell’assumere sostanze contenenti tali principi, come suggerito dal Ministero della Salute italiano.