La dieta zona mediterranea: due diete in una per ritrovare la forma perfetta
“Due diete è meglio che una” deve aver pensato il biochimico Barry Sears che in un’intervista a Blogo.it ha parlato della dieta zona mediterranea. Il nome “dieta” non deve far pensare che si tratti di un regime alimentare dimagrante, perché la zona mediterranea combatte l’infiammazione cellulare, aiutando a rimanere sempre giovani.
Il biochimico americano ha detto che il “concetto” di dieta a zona non è mai cambiato in 20 anni ma sono state acquisite nuove informazioni sugli alimenti che consumiamo, per esempio nel 1995 i polifenoli erano sconosciuti e sono stati svelati tutti i segreti degli acidi grassi omega 3. Per questo motivo Sears ha deciso di studiare un nuovo regime alimentare completo. Nel libro dove espone le sue teorie parla di una nuova dieta efficace per il controllo ormonale ma l’impressione degli esperti è che sia la “vecchia” dieta mediterranea italiana.
Nel nostro paese infatti gli alimenti che consumiamo sono ricchi appunto di polifenoli, il terreno fertile e il clima mite aiutano frutta e verdura a produrre una maggiore quantità di queste molecole, a cui bisogna aggiungere la cultura culinaria che tende ad esaltare le caratteristiche nutrizionali. Per quanto riguarda gli acidi grassi omega 3 la cui fonte principale sono i pesci come sgombro, tonno e salmone, non sono più salutari, questo a causa dell’inquinamento. I pesci accumulano sostanze tossiche nelle loro carni, quindi come suggerisce il biochimico, è meglio limitare il consumo e preferire degli integratori.
La nuova dieta zona mediterranea suggerita da Barry Sears è uno dei pochi casi in cui i prodotti raffinati possono sostituire quelli naturali. Per quanto riguarda i vegani e i vegetariani invece, possono assumere omega 3 ricavati dai semi di lino che rispetto a quelli di origine animale sono a catena corta, dunque non hanno un’azione antinfiammatoria. Per aumentare il volume però Sears ha indicato una valida alternativa, ovvero le alghe.