Faringotonsillite, l’Euphrasia può dare una mano
La faringotonsillite è tipica di questo periodo e rappresenta la gola infiammata, arrossata con raccolte di pus. In questo caso è fondamentale un controllo medico, ma nelle fasi iniziali può essere utile un approccio fitoterapico.
L’Euphrasia è una pianta antinfiammatoria ad azione generale, ma con una chiara predilezione per gli occhi e le vie aeree superiori. Iridoidi, flavonoidi e tannini le conferiscono attività antibatterica e, appunto antiflogistica, riducendo di parecchio arrossamenti e ipersecrezioni a carico della faringe, della trachea, come pure della congiuntivite.
Un tempo era usata, per il suo sapore amaro, per favorire la digestione. Secondo alcuni autori, essa è utile anche contro le allergie, per la presenza di aucubosidi. Ma la principale indicazione, è quella oculare. Unitamente alla camomilla, in preparazioni sterili, costituisce un valido collirio per sfiammare nelle fasi iniziali qualsiasi congiuntivite o blefarite (infiammazione delle palpebre). Non sono segnalati effetti tossici o comunque indesiderati, salvo forse una sporadica allergia alle componenti della pianta. Ribadiamo che se la forma diventasse purulenta, sarà obbligatorio farlo presente al medico per una cura più drastica.