Occhio alle etichette
Dallo scatolame allo yogurt, dai piatti pronti ai prodotti da forno, lo zucchero è una presenza costante. Lo scopo principale è quello di affinare il gusto di prodotti non sempre di grande qualità e sopperire all’eventuale riduzione di grassi in funzione anticolesterolo. Negli ultimi decenni, il contenuto di zuccheri dei diversi alimenti confezionati è andato crescendo. Nel 1978, per esempio, una nota marca di cereali per la prima colazione conteneva il 10 per cento di zucchero; oggi siamo passati al 17%. Tutto questo abuso ha un altro inconveniente: abituare il palato ad un gusto sempre più dolce e farci sentire il bisogno di cercare questi sapori dappertutto.
Non è raro che lo zucchero sia accompagnato da un altro ingrediente, relativamente nuovo ma ormai praticamente onnipresente: lo sciroppo di glucosio-fruttosio. Derivato da mais o frumento, subisce vari trattamenti in vasche piene di enzimi (a volte Ogm). Ne risulta un prodotto estremamente economico e malleabile in fase di lavorazione. Una vera manna per i produttori, che lo inseriscono in gelati, bevande, biscotti e quant’altro, perfino dolci tradizionali come la colomba. Vari studi concordano nel ritenere questo sciroppo capace di alzare i trigliceridi in tempi relativamente brevi; come noto, essi costituiscono un campanello d’allarme per il rischio cardiovascolare.
Da qui l’importanza di controllare bene le etichette e scegliere ingredienti base selezionati: cereali integrali bio, che con la loro ricchezza di fibre (in particolare quelle di avena e orzo) contribuiscono a tenere sotto controllo l’indice glicemico; legumi, anch’essi ricchi di fibre; verdure, sopratutto crude, vero e proprio presidio contro le malattie nella nostra società . Spazio anche, seppure con moderazione, agli zuccheri semplici della frutta. Una scelta alimentare di questo tipo, associata all’esercizio fisico regolare, previene non soltanto il colesterolo ma anche il sovrappeso, l’obesità e il diabete.
Leggere bene le etichette è di fondamentale importanza. Basta prenderci l’abitudine, dopodichè non si acquisterà più nulla senza prima aver letto bene cosa c’è scritto alla voce “ingredienti”. Questa è sicuramente la prima cosa da fare. Vanno evitati quegli alimenti ricchi di sodio e di grassi saturi, in particolare se idrogenati e vanno preferiti quelli con ingredienti più sani e naturali, meglio ancora se biologici, il che vuol dire che non sono trattati con pesticidi chimici.