La salute dietro l’etichetta: i grassi nascosti
Un tempo la distinzione era semplice: c’erano i grassi “cattivi” di origine animale (come burro e strutto), riconosciuti come pericolosi per la salute perchè ricchi di grassi saturi, e i grassi “buoni” di origine vegetale, con a capo l’olio extra-vergine d’oliva, re della dieta mediterranea.
Oggi la distinzione non è così netta: spesso nei prodotti industriali vengono impiegati oli vegetali di origine tropicale, che non hanno nulla a che vedere con l’olio d’oliva, anzi… sono un pericolo per la salute delle arterie.
Quando sull’etichetta di un alimento leggi la dicitura “oli vegetali”, è bene fermarsi un attimo; di cosa si tratta? Vediamo di fare chiarezza.
Si tratta molto spesso di oli di scarsa qualità, ricchi di grassi saturi, cioè di grassi che innalzano il livello di colesterolo nel sangue, con inevitabili rischi su tutto il sistema cardiocircolatorio.
Per salvaguardare la tua salute, il primo passo è imparare a mangiare più leggero, trovando un equilibrio tra i diversi tipi di grassi introdotti nell’organismo.
Via libera ai grassi insaturi, presenti in grandi quantità nell’olio d’oliva, nell’olio di arachide e nell’olio di semi e agli Omega 3, presenti soprattutto nel pesce (anguilla, sardina, salmone, sgombro, tonno), nella soia e nelle noci.
Riduci, invece, l’apporto dei grassi saturi, presenti nei prodotti di origine animale, nei condimenti (burro, strutto) e in alcuni oli vegetali come quello di cocco e di palma, con cui sono preparati gran parte dei prodotti da forno industriali.
Ecco i principali oli di origine tropicale, utilizzati per la produzione di numerosi prodotti che quotidianamente portiamo in tavola:
- olio di cocco: usato soprattutto nell’industria dolciaria, è un concentrato di grassi saturi (maggiore di quello del burro): 92%;
- olio di palmisto: ha una percentuale di grassi saturi pari all’84%;
- olio di palma: si ottiene dalla polpa del frutto di una particolare varietà di palma. Ha una percentuale di grassi saturi pari al 48%;
- altri oli vegetali: ottenuti dai semi oleosi di alcune piante come il girasole, il mais e l’arachide, contengono principalmente grassi polinsaturi e omega 6 (acido grasso essenziale per l’organismo). La percentuale di grassi saturi oscilla tra il 12 e il 19%.