Riso: energetico e curativo, adatto in caso di insufficienza renale
Il riso, per gli orientali, non rappresenta solo la base della razione alimentare giornaliera, ma anche sinonimo di abbondanza, ricchezza, purezza. Oggi anche noi usiamo il riso per augurare felicità e fecondità : non è forse per questo che si gettano manciate di riso sugli sposi durante la cerimonia delle nozze? Dal punto di vista nutrizionale, il riso è un ottimo alimento ad alta resa energetica e di facile digeribilità ; favorisce l’abbassamento della pressione sanguigna elevata, è utilissimo nelle coliti e nelle fermentazioni intestinali, è fondamentale nella cura della diarrea e, se integrale, anche della stitichezza.
E’ il cereale più indicato per la dieta di chi soffre di insufficienza renale: è infatti povero di proteine e sodio. Un’alimentazione basata sul riso favorisce quindi l’eliminazione dell’urea e contrasta la ritenzione idrica. Oggi, purtroppo, al posto del riso integrale si consuma quasi esclusivamente riso raffinato. L’uso dell’aggettivo “raffinato” è in questo caso quantomeno inappropriato e lascia intendere chissà quali miglioramenti qualitativi possano essere ottenuti attraverso lavorazioni particolari. In realtà i processi di raffinazione e di sbiancamento impoveriscono grandemente il riso.
Vengono infatti eliminati, con il germe e gli strati esterni del chicco, parecchi minerali, monte vitamine, una buona percentuale delle proteine e quasi tutte le fibre. Non esistono controindicazioni al consumo di questo cereale e non a caso è proprio con il riso che viene utilizzato lo svezzamento. Per questo delicato periodo dello sviluppo psicofisico, il riso è sicuramente da preferire ad altri cereali sia per le sue elevate caratteristiche di digeribilità , sia per l’assenza di glutine nella sua composizione. Il glutine, infatti, è una proteina che può a volte determinare fenomeni di intolleranza se consumata troppo precocemente nei primi mesi di vita.