Acqua iposodica e i suoi benefici sull’organismo

Un’assunzione eccessiva di sodio può causare diversi problemi di salute e per questo un’acqua iposodica potrebbe aiutare a controllare la quota di sodio giornaliera. Scopriamone di più!

Acqua – foto pixabay.com

Il sodio è un elemento essenziale per la vita umana, ma rischia di essere dannoso per la salute se supera la dose di 92 grammi al giorno.

Da un lato il sodio svolge un ruolo importante nell’equilibrio idrico dell’organismo mentre dall’altro lato rappresenta un rischio per la salute cardiovascolare e il sistema renale.

L’acqua minerale iposodica potrebbe essere perfetta per controllare la percentuale di sodio in associazione a una dieta iposodica.

Acqua iposodica: significato e funzione

La scelta dell’acqua giusta (percentuale di sali minerali) diventa essenziale per evitare un eccesso di sodio nell’organismo.

La percentuale di sodio presente nell’acqua corrisponde allo 0,0002% del fabbisogno giornaliero raccomandato, ma a questo va aggiunta la quota proveniente dall’alimentazione.

La soluzione è assumere acqua iposodica con una quantità di sodio inferiore ai 20 mg per litro che stimola la diuresi, migliora la pressione sanguigna ed elimina le quantità eccessive di sodio.

Secondo quanto attesta l’OMG, quindi, le acque povere di sodio permette di mantenere il range di sodio di un adulto entro 0,6 e i 3,5 gr al giorno.

Perché preferire un’acqua iposodica?

Il sodio è un minerale importantissimo per le funzioni biologiche dell’organismo, prima tra tutte la funzione regolatrice della quota di liquidi extracellulari.

Il minerale attira l’acqua contenuta nelle cellule tramite il processo di osmosi e la trasferisce nel sangue, provocando un aumento della pressione sanguigna e ostacolando l’attività di filtraggio dei reni.

Un’acqua iposodica, invece, riduce la quota di sodio e tiene sotto controllo il meccanismo che potrebbe causare problemi di salute: ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco e osteoporosi.

Elenco acque minerali povere di sodio

Quando si parla di acqua iposodica è facile chiedersi quali sono le marche con il più basso residuo fisso di sodio (sotto i 50 mg/l per acque poco mineralizzate, tra 50-500 mg/l per acque oligominerali, tra 501- 1500 mg/l per acque minerali e oltre i 1500 mg/l per acque ricche di sodio).

Qual è la migliore acqua iposodica? Tra le acque iposodiche più conosciute spiccano l’acqua Lauretana (14 mg/l), l’acqua Monterosa (16,4 mg/l), l’acqua Sant’Anna (22,3 mg/l) e l’acqua S. Bernardo (34,5 mg/l).

Diamo uno sguardo alle marche di acqua iposodica più conosciute: acqua Levissima (80,2 mg/l), acqua Panna (139 mg/l), acqua Fiuggi (145 mg/l), acqua Rocchetta (174,1 mg/l), acqua Rocchetta (181,6 mg/l), acqua San Benedetto (268 mg/l), acqua Evian (309 mg/l) e acqua Vitasnella (400 mg/l)

Chi dovrebbe usarla?

L’acqua povera di sodio viene consigliata a tutti coloro che soffrono di ipertensione in modo da evitare un aumento della pressione arteriosa.

Tra le persone che dovrebbero evitare qualsiasi marca di acqua ricca di sodio ci sono anche coloro che combattono contro la ritenzione idrica e i gonfiori localizzati.

E ancora un’acqua con sodio basso risulta ideale per chi soffre di problemi digestivi dovuti a disturbi della mucosa gastrica o cattiva secrezione acida dello stomaco.

Nelle persone sane, invece, l’acqua iposodica è utile per controllare i valori di sodio allo scopo di prevenire le problematiche correlate.

Acqua e alimentazione

Le acque povere di sodio riescono a limitare la quota di sale giornaliera, ma perdono la loro efficacia se non vengono associate a un’alimentazione povera di sodio.

Va da sé che non avrebbe senso consumare acqua con poco sodio se il menu risulta ricco di insaccati, salumi, formaggi, fritti misti e tutti gli altri alimenti ricchi di sale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *