Alimenti fortificati, arricchiti o supplementari: fanno male? Cosa sono e a cosa servono
La fortificazione degli alimenti non “spaventa più”, ma spesso crea qualche dubbio. Quanto ne sappiamo di alimenti fortificati?
La prima cosa da sapere è che la fortificazione aggiunge alcuni nutrienti o sostanze dall’effetto benefico agli alimenti: minerali, vitamine, fibra, acidi grassi essenziali e così via.
Lo scopo di questo processo tecnologico è migliorare il profilo nutrizionale di un determinato cibo e/o arricchire alcuni alimenti di nutrienti per un target specifico (es. bambini, anziani, vegani).
Per capire meglio la produzione di alimenti fortificati possiamo fare l’esempio del latte, delle barrette snack o dei cereali da colazione.
Alimenti fortificati
Le linee guida riguardanti la fortificazione degli alimenti vengono fornite dal Regolamento europeo 1925/2006 allo scopo di chiarire le sostanze permesse.
Si chiamano alimenti fortificati tutti quei prodotti a cui sono stati aggiunti sostanze e nutrienti che l’alimento ha perso durante il processo di produzione o non conteneva prima di essere lavorato.
La fortificazione realizza alimenti con un ottimo profilo nutrizionale che scongiurano la comparsa di carenze nutrizionali e le loro conseguenze.
Di fatto gli alimenti fortificati e arricchiti non richiedono sforzi o cambiamenti radicali da parte dei consumatori a fronte di un beneficio notevole.
Differenza tra alimenti fortificati, arricchiti e supplementari
Nel gergo comune alimenti fortificati, arricchiti e supplementari vengono utilizzati come sinonimi, soprattutto perché il Regolamento europeo non li distingue, ma in realtà si tratta di prodotti diversi.
- Fortificati – Per alimenti fortificati vengono arricchiti di nutrienti diversi da quelli di partenza in modo da colmare deficit nutrizionali. Un esempio è il sale iodato.
- Arricchiti – Gli alimenti arricchiti presentano una concentrazione maggiore di un nutriente già presente nei prodotti prima della lavorazione. Un esempio? Il latte con calcio extra.
- Supplementari – Gli alimenti supplementari vengono arricchiti di un nutrienti extra, vale a dire non presente naturalmente. È il caso delle uova addizionate con acidi grassi Omega 3.
In questo senso è bene delineare la distinzione sottile tra alimenti fortificati e alimenti funzionali, questi ultimi definiti come alimenti caratterizzati da sostanze benefiche naturalmente presenti.
Tipologie di alimenti fortificati
In commercio si trovano moltissimi alimenti arricchiti con profili nutrizionali diversi: bevande, biscotti, cereali da colazione, pasta, latticini, succhi di frutta, yogurt, prodotti surgelati, snack e prodotti per l’infanzia.
- Vitamine – Le vitamine vengono aggiunte agli alimenti per evitare deficit determinati da un’alimentazione sbilanciata. Tra quelli più apprezzati ci sono gli alimenti fortificati con vitamina D, vitamina C e vitamine del gruppo B.
- Minerali – La maggior parte dei prodotti arricchiti presenta l’aggiunta di minerali (es. magnesio, fosforo, calcio, iodio, selenio e zinco), spesso in abbinamento alle vitamine per potenziarne gli effetti positivi.
- Proteine – Gli alimenti arricchiti di proteine permettono di colmare o aumentare l’apporto proteico alimentare. Sono molto apprezzati soprattutto dagli sportivi.
- Acidi grassi – L’aggiunta di acidi grassi Omega 3 è finalizzata a tenere sotto controllo il colesterolo e i trigliceridi, a migliorare la salute di pelle e annessi cutanei e a ridurre le infiammazioni.
- Fitosteroli – I fitosteroli vengono aggiunti essenzialmente per sfruttare la loro capacità di ridurre i livelli di colesterolo “cattivo”.
- Probiotici – I fermenti lattici vivi hanno il merito di riequilibrare il microbiota, migliorare la funzionalità intestinale e sostenere le difese immunitarie.
- Fibre – Le fibre permettono di migliorare l’attività intestinale, espellere tossine e materiali di scarto e promuovere il sistema immunitario.
- Coenzima Q10 – Alcuni prodotti contengono una percentuale variabile di coenzima Q10 con lo scopo di assicurare un’azione antiossidante a tutto tondo.
Gli alimenti fortificati fanno male?
È lecito chiedersi se gli alimenti fortificati fanno male o no, specialmente quando non si hanno punti di riferimento. Qual è la verità?
Prendiamo l’esempio dello iodio. Esistono diversi alimenti arricchiti con iodio in grado di evitare una carenza di questo minerale in chi non vive affacciato sul mare e le persone che non mangiano pesce.
Lo iodio si rivela un minerale importante per la funzionalità tiroidea, riuscendo a tenere sotto controllo la produzione ormonale e favorendo l’espletamento di moltissimi processi metabolici.
Il discorso non cambia se pensiamo agli alimenti fortificati con acido folico, vale a dire arricchiti con la vitamina B9 con l’obiettivo di promuovere la crescita del feto ed evitare danni al tubo neurale.
Se guadiamo all’aggiunta di vitamina C e/o vitamine del gruppo B possiamo dire realizza alimenti che fortificano il sistema immunitario (es. alimenti fortificati con vitamina B12).
E ancora gli alimenti fortificati con vitamina D promettono di favorire l’assorbimento del calcio, rinforzare le strutture ossee e ostacolare l’insorgenza dell’osteoporosi.
Insomma è sufficiente scegliere l’alimento fortificato in base alle esigenze individuali per dire di stare facendo qualcosa di concreto per il benessere generale dell’organismo.