Meno sale, più salute
Che l’eccessivo consumo di sale sia dannoso per la salute è ormai risaputo. Nonostante ciò, però, in Italia, il consumo medio di sale è di circa 11-12 grammi al giorno, il doppio rispetto a quello raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità!
Numerosi studi hanno dimostrato che c’è uno stretto legame tra la quantità di sale che assumiamo con l’alimentazione quotidiana, la pressione arteriosa e le malattie cardiovascolari.
Ridurre il consumo di sale ha risvolti positivi sulla salute di tutto l’organismo, in quanto si riduce la pressione, migliora la funzionalità del cuore, dei vasi sanguigni, dei reni e aumenta la robustezza delle ossa.
Bisogna precisare, però, che quanto si parla di sale non si fa riferimento solo al sale utilizzato in cucina per insaporire i piatti, ma a tutti quegli alimenti che si acquistano al supermercato in cui quest’ingrediente è utilizzato in grandi quantità (dadi da cucina, cibi surgelati e pre-confezionati, snack vari…).
Per diminuire il consumo di sale nella propria dieta non sono necessarie misure drastiche e scelte radicali, ma basta rieducare progressivamente il palato.
Per prevenire i disturbi alla pressione, le malattie renali e cardiovascolari, consigliamo di:
- ridurre gradualmente l’uso di sale a tavola e in cucina, preferendo il sale iodato a quello comune;
- non aggiungere sale nelle pietanze già condite;
- per esaltare il gusto dei tuoi piatti usa al posto del sale erbe aromatiche, succo di limone e aceto;
- riduci il consumo di carne conservata, insaccati, pasta ripiena, formaggi stagionati, cibi in scatola, spuntini salati, sale, dadi per brodo e piatti pronti;
- leggi sempre le etichette dei prodotti dove è riportato la percentuale di sodio per 100 grammi o per porzione.